il pomodoro del piennolo
Una leggenda racconta ,che Lucifero creò Napoli ,rubando un pezzo di Paradiso, ma la terra, toccata dal Diavolo, era diventata arida e fiammeggiante. Quando Gesù vide quell’angolo di mondo sottratto al Cielo, iniziò a piangere e, le sue lacrime, cadute sulle pendici del Vesuvio, resero la terra vulcanica fertile e produttiva.
Ed in questa terra che nasce il "pomodorino del “piennolo”,che può essere coltivato, infatti, solo a trecento metri sopra al livello del mare fra la terra, ricca di sali minerali del Parco Nazionale del Vesuvio,dal colore rosso intenso, la buccia dura e che conserva tutte le sostanze nutritive anche a lungo termine.Il sapore fresco e acre, rendono i nostri pomodorini unici al mondo e impossibili da coltivare altrove.
Il nome universale è dovuto al modo in cui i pomodorini vengono conservati e coltivati “appesi” in una rete che li tiene sospesi su bastoncini o pezzi di legno.
Luciana Ruoppolo